Con l’approvazione definitiva della Direttiva Europea sulle Case Green (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive), il settore immobiliare entra ufficialmente in una nuova era. L’obiettivo? Ridurre drasticamente le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti e promuovere un parco immobiliare a impatto quasi zero entro il 2050.

Ma cosa prevede esattamente la normativa? E, soprattutto, cosa devono fare oggi i proprietari di immobili in Italia per adeguarsi?

Cosa prevede la Direttiva Case Green

La nuova normativa europea punta a ridurre i consumi energetici degli edifici, responsabili di circa il 36% delle emissioni climalteranti in Europa. La direttiva stabilisce che:

  • Entro il 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E.
  • Entro il 2033, sarà obbligatorio il passaggio alla classe D.
  • Dal 2028, tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero, e dal 2030 l’obbligo si estenderà a tutte le nuove costruzioni.

Per l’Italia, dove gran parte del patrimonio immobiliare è stato edificato prima degli anni ’90 e si trova spesso in classe G o F, si tratta di una sfida imponente ma anche di una grande opportunità di riqualificazione.

Cosa significa per i proprietari di immobili

Chi possiede un’abitazione con bassa efficienza energetica dovrà intraprendere interventi di ristrutturazione mirati per evitare la progressiva svalutazione dell’immobile e, in prospettiva, possibili limitazioni alla vendita o alla locazione. Le banche, inoltre, potrebbero penalizzare gli immobili meno efficienti in fase di concessione di mutui.

Interventi per migliorare l’efficienza energetica

Adeguare il proprio immobile alla normativa europea significa investire su interventi strategici, quali:

  • Isolamento termico (cappotto esterno, isolamento del tetto e dei solai)
  • Sostituzione degli infissi con soluzioni a taglio termico
  • Installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento più efficienti, come pompe di calore
  • Pannelli fotovoltaici e solare termico
  • Sistemi di domotica per il controllo intelligente dei consumi

Questi interventi non solo aiutano a rispettare le nuove soglie richieste, ma contribuiscono anche a ridurre i costi in bolletta e ad aumentare il valore dell’immobile sul mercato.

Bonus e incentivi disponibili

Per sostenere la transizione verso abitazioni più green, lo Stato italiano mette a disposizione diversi strumenti, tra cui:

  • Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni (con detrazioni fino al 65%)
  • Conto Termico
  • Superbonus, con aliquote variabili a seconda degli interventi e delle categorie di beneficiari

È importante consultare un tecnico specializzato o un consulente energetico per pianificare gli interventi in modo efficace e accedere ai benefici fiscali disponibili.

Come valorizzare il tuo immobile green

Un immobile ristrutturato secondo i criteri della direttiva Case Green ha maggiori possibilità di essere venduto o affittato rapidamente, a un prezzo più elevato. Le case ad alta efficienza energetica sono oggi tra le più richieste, soprattutto dagli acquirenti stranieri e da chi è sensibile ai temi ambientali.
Presentare l’immobile con un attestato di prestazione energetica (APE) aggiornato, fotografie professionali e un report degli interventi effettuati, rappresenta un vantaggio competitivo significativo.

Per concludere

La Direttiva Case Green non è un ostacolo, ma un’opportunità concreta per modernizzare il patrimonio immobiliare italiano, aumentarne il valore e contribuire attivamente alla transizione ecologica. Chi si muove oggi sarà in vantaggio domani, non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di sostenibilità e comfort abitativo.

SCOPRI IL MONDO FIRSTLION