Hai intenzione di ristrutturare casa? Scopri gli ultimi aggiornamenti sul superbonus 2024.
Grazie al superbonus in tanti sono riusciti a beneficiare all’inizio con un’aliquota pari al 110% per poi passare al 90%, ma a partire dal 2024 ci saranno dei grossi cambiamenti.
Vediamo insieme gli ultimi aggiornamenti sul superbonus 2024.
Il superbonus 2024: cosa è cambiato rispetto a prima
Il superbonus partito con una percentuale detraibile pari al 110% risultata parecchio proficua per i beneficiari, nel 2023 è scesa al 90% e chiuderà con questa aliquota il 31 dicembre 2023.
Dal 1° gennaio 2024 infatti la percentuale subirà un calo riducendosi al 70% (e, salvo diverse disposizioni, sarà riservata solo ai condomini) continuando poi a scendere nel 2025 al 65%.
Diverso invece è il discorso per le villette, il cui sconto fiscale al 110% chiude le porte a dicembre 2023: tutti coloro che avevano già avviato i lavori nel 2023 e coloro che avevano avviato i lavori al 30 settembre 2022 (questi ultimi con un avanzamento dei lavori almeno del 30%) potranno beneficiare del superbonus 110% fino a fine anno 2023, e quindi ultimare i lavori entro tale scadenza.
Anche i proprietari di “prima casa” che hanno potuto usufruire dell’aliquota del 90% con reddito inferiore ai 15.000 euro dovranno terminare i lavori entro la fine del 2023.
Gli immobili colpiti da terremoti invece potranno usufruire del superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025.
Bonus barriere architettoniche al 75%
Il bonus barriere architettoniche al 75% è un bonus che dà la possibilità di intervenire nelle abitazioni con lo scopo di eliminare gli “ostacoli alla mobilità” che le persone (nella fattispecie i disabili, ma non solo) affrontano nel quotidiano vivere. Si tratta quindi di aiutare le persone ad abbattere quelle “barriere architettoniche” (come ad esempio scale, dislivelli, corridoi stretti) che ostacolano gli usi degli spazi delle abitazioni o dei posti di lavoro.
Il calo della percentuale del superbonus dal 90% al 70% al prossimo 1° gennaio 2024 ha reso il bonus barriere architettoniche un’agevolazione molto ambiziosa.
Avendo una percentuale del ben 75% è uno dei bonus con l’aliquota di detrazione più alta che c’è sul mercato, per questo motivo non bisognerebbe lasciarselo sfuggire dalle mani.
Resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025 dando la possibilità ai beneficiari di potersi avvalere di un altro aiuto per far fronte al rifacimento di alcune parti degli edifici.
Con il rispetto di alcuni requisiti richiesti dal decreto ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989, alcuni degli interventi del bonus barriere architettoniche che rientrano sono:
– sostituzione dei pavimenti;
– sostituzione di finestre e porte;
– installazione di rampe, montacarichi, servoscala;
– installazione di ascensori;
– adeguamento o rifacimento di impianti tecnologici (come ad esempio citofoni e impianti elettrici);
– ristrutturazione dei bagni e degli appartamenti stessi.
Inoltre il bonus barriere architettoniche
consente la detrazione divisa in rate spalmate in 5 anni di pari importo oppure si può scegliere l’applicazione dello sconto in fattura o di cessione del credito.
I beneficiari del bonus barriere architettoniche
I soggetti che possono richiedere il bonus barriere architettoniche sono:
– persone fisiche;
– enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
– società semplici;
– le associazioni tra professionisti;
– i soggetti con reddito d’imposta.
Nota importante da sapere è che gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche possono essere eseguiti anche negli edifici in cui non vi sono presenti persone disabili.